venerdì 14 febbraio 2014

Cochrane, chi era costui?

Quando contro 1.d4 i Bramini di Calcutta adottarono la risposta 1…,Cf6 in una partita da essi sostenuta contro Cochrane, non immaginavano certo che da questa mossa avrebbe preso poi il via un intero movimento teorico.”. Così scrivevano Giorgio Porreca e Adriano Chicco nel loro “Il libro completo degli scacchi” introducendo il capitolo dedicato alla Partita Indiana.
Ma chi era Cochrane? Per la sua biografia rimandiamo a wikipedia, diciamo soltanto che fu un avvocato scozzese del XIX secolo, grandissimo appassionato del gioco, uno dei fondatori del movimento scacchistico inglese. Dopo essersi trasferito in India nel 1830, a Calcutta, fondò sia l'Ordine degli Avvocati che il Circolo Scacchistico di Calcutta e vi rimase fino al 1869.

Oltre al merito di aver fatto da contatto tra la cultura scacchistica occidentale e quella indiana, John Cochrane è rimasto negli annali degli scacchi per il gambetto della difesa Russa che porta il suo nome: 1.e4 e5 2.Cf3 Cf6 3.Cxe5 d6 4.Cxf7 , che giocò per la prima volta nel 1848 nel match contro l'indiano Mohishunder Bannerjee.




Il gambetto Cochrane.

Considerato scorretto per lunghissimo tempo, questo sorprendente e precoce sacrificio di Cavallo,  si è rivelato  in realtà molto insidioso. Le moderne analisi hanno dimostrato che il Nero deve difendersi con estrema precisione e freddezza.
Studiato a fondo può essere per il Bianco una buona palestra tattica e un’arma efficace da giocare contro la Difesa Russa nei tornei lampo o semilampo (e non solo). Per il Nero un’occasione per lo studio delle tecniche difensive e specialmente, sul piano del carattere, un valido esercizio per mettere alla prova il proprio sangue freddo ..
Il gambetto Cochrane ha fatto capolino anche in partite d'impegno e tornei importanti: famosa la partita di Topalov contro Kramnik del Torneo di Linares del 1999  finita patta
o la Short-Shirov, giocata a Dubai nel 2002 :




In rete potete trovare una interessante video lezione

e molte partite per approfondire le numerose varianti

Il divertimento è assicurato.
Stefano Boccone