martedì 6 dicembre 2011

Scacchi al Convitto della Calza

Lo scorso fine settimana la nostra associazione insieme al Centro Commerciale Naturale Boboli ha organizzato un torneo semilampo tenuto nella suggestiva cornice del Convitto della Calza.

Il Convitto della Calza

La manifestazione ha costituito per Firenze Scacchi l'occasione di portare gli scacchi "in mezzo alla gente", in questo senso si affianca idealmente a quella tenuta lo scorso giugno nella piazza centrale di Fiesole.

Troppo spesso infatti, almeno a parere di chi scrive, i tornei scacchistici risultano troppo chiusi tra gli addetti ai lavori. Questa autoreferenzialità non fa bene al movimento e tutte le occasioni che permettono di far conoscere gli scacchi alla gente comune, ai passanti, va sfruttata anche a costo di qualche piccolo sforzo e sapendo che comunque i frutti di quest'opera di divulgazione si potranno raccogliere soltanto nel medio-lungo termine.

Questo, e non l'organizzazione dell'ennesimo torneo semilampo per praticanti abituali, tornei che certo non mancano, è il motivo che ci spinge all'organizzazione di queste manifestazioni.

La percepibile concitazione delle partite lampo

Avere poi la possibilità di giocare in un contesto così suggestivo è un plus non da poco anche per l'agonista in cerca di sfide. Da questo punto di vista le potenzialità di una città come Firenze sono enormi, ed ancora per niente sfruttate.

Personalmente il torneo è stata l'occasione per portare avanti anche un piccolo progetto di fotografia applicata agli scacchi. I risultati sono nelle immagini che vedete su questo articolo. Altre tra quelle che considero le meglio riuscite le trovate sul mio account Flickr, mentre la quasi totalità le potete vedere nell'album creato presso l'account Google+ dell'Associazione Firenze Scacchi.

Determinazione e concentrazione

lunedì 7 novembre 2011

V Torneo Week-end

il 29-30-31 Ottobre e 01 Novembre 2011 c/o il circolo A.D. Firenze Scacchi

Si e' svolto in questi giorni presso la sede di Peretola l'annuale torneo weekend FSI dell' Associazione Firenze Scacchi, giunto quest'anno alla quinta edizione.

Molti forti giocatori hanno dato vita ad una bella competizione che si e' conclusa , come da pronostico , con la meritata vittoria del GM Igor Efimov, favorito della vigilia.



1° assoluto Il GM Efimov Igor (imbattuto: sei vittorie ed una patta)

A parte il fattore agonistico, ho nettamente percepito, da subito, una calda atmosfera , sia per la luminosa e ampia sala gioco ben preparata e apparecchiata di scacchi e sia per le belle immagini di storia delle 64 caselle che in splendida coreografia incorniciavano i tavoli dei giocatori.

Ci sono momenti , sara' capitato anche a voi , in cui una sollecitazione sensoriale ha il potere di rievocare particolari attimi del passato. Puo' essere una immagine, puo' essere un odore , come pure un sapore. Questo non si spiega , ma si vive ,comunque, con malinconico piacere. Inspiegabilmente tutto questo mi riportava al lontano Marzo 1977 quando mio padre mi accompagno' al Ciocco (LU) ad assistere ad una partita del match Korchnoi-Petrosjan , valevole per il diritto ad affrontare il campione del mondo.

Stesse sensazioni, stessi profumi, stessi visi, stessi cartelloni. Non so, mi sembrava di rivedere una scena gia' vista . Ebbene l'atmosfera che si respirava in questi giorni di torneo al nostro circolo era quella di una competizione importante. Era importante e sentita per il giocatore che tentava di ottenere il passaggio di categoria, come per quello che cercava di vincere il torneo o solamente il premio di fascia. Era vissuta intensamente dai giocatori giovani, ma sicuramente non era da meno per quelli piu' esperti. Era comunque affrontata con impegno e sforzo anche dagli organizzatori e dall'arbitro. Insomma c'erano una serie di fattori che per diverse persone rendevano l'evento molto importante. Per noi di Firenze Scacchi, sicuramente, il piu' importante dell'anno: il nostro torneo !


Girando fra i tavoli si coglievano le espressioni
piu' o meno sofferte dei giocatori e la tensione era palpabile. Anche solo rimanendo a guardare mi immedesimavo nelle sensazioni degli amici che si stavano cimentando alla scacchiera. E soffrivo con loro, godendo quando la piccola Nataraj dava matto, rimanendo in tensione quando l'eclettico Nicola si gettava in un poderoso attacco contro l'arrocco avversario e sorprendendomi quando l'avversario di Massimiliano non abbandonava nonostante la grande differenza di materiale. Tutti episodi in questa grande sceneggiatura di quattro giorni.

Il matto di Nataraj

Alla fine , al momento della premiazione, la nebbia della tensione si era diradata e rimanevano i visi piu' o meno soddisfatti dei giocatori.

Torneo Promozione: Marco Belli (solitario con 5.5 punti)

La gioia di premiare i protagonisti ed avere tutti intorno i miei amici era per me la stessa di quando nel lontano 1977 strinsi la mano al terribile Viktor !!!

Fabio Poggioli

lunedì 24 ottobre 2011

Bellezza e magia
di una combinazione eccezionale

E’ ormai un mese che è incominciato il corso di scacchi per principianti che annualmente la nostra Associazione organizza, i dettagli li trovate sul nostro sito.
In omaggio ai nostri corsisti, pensando di fare cosa simpatica e gradita, pubblichiamo una partita che ci è servita per illustrare, nella parte della lezione dedicata alla tattica, la bellezza e la magia del nostro amato gioco.
Questa partita infatti mette bene in luce cos'è la bellezza intrinseca del gioco degli scacchi. Bellezza e serendipità, ovvero trovare la combianzione inaspettata mentre si sta cercando altro. In questo caso le connotazioni della combinazione sono talmente particolari che possiamo parlare davvero di opera d'arte. Sicuramente il giocatore con Bianco era un forte giocatore e altrettanto certamente il Nero ha fatto degli errori strategici, ma l'incredibile serie di mosse che porta al matto finale non poteva risiedere aprioristicamente nella mente di Edward Lasker, nè scaturire soltanto dalle sue intenzioni: essa era lì, nel gioco degli scacchi. Come sosteneva Michelangelo Buonarroti "l'opera e già nel marmo, io la faccio semplicemente uscire".
"Sono giunto alla conclusione che non tutti gli artisti sono degli scacchisti, ma che tutti gli scacchisti sono degli artisti." (Marcel Duchamp)

Ed. Lasker - Thomas [A80]
Londra - Amichevole - 1912
vedi partita

1.d4 (Edward Lasker (1885) giocatore di origine tedesca, trasferitosi negli U.S.A. all'inizio della prima guerra mondiale è il vincitore - con un magnifico sacrificio di Donna - di questa partita. Non era parente del campione del mondo.) 1...f5 (Thomas, che gioca una difesa Olandese, fu per molti anni uno dei più forti maestri inglesi) 2.Cc3 Cf6 3.Cf3 e6 4.Ag5 Ae7 5.Axf6 Axf6 l'idea del Bianco è semplicemente quella di spingere al più presto in e4 6.e4 fxe4 7.Cxe4 b6 8.Ce5 prematura 8...0-0 9.Ad3 Ab7 il Nero avrebbe potuto e dovuto giocare 9....Axe5 che l'avrebbe portato anche a guadagnare il pedone e5 dopo 11.dxe5 Cc6, 10.Dh5 De7 il Nero opta per una difesa apparentemente buona, ma in realtà disastrosa, ancora poteva catturare il Cavallo e5. Adesso viene il bello!! Un sacrificio di Donna che da' origine alla combinazione. 11.Dxh7+

matto in otto mosse, tante quante sono le traverse che il Re nero dovrà obbligatoriamente percorrere fino a trovarsi al cospetto del Re bianco! Ad ogni scacco il Re scenderà di una traversa. 11...Rxh7 Tutte mosse forzate, alla combinazione partecipano quasi tutti i pezzi del Bianco, il matto sarà dato dal pezzo più lontano dal Re nero: la Torre in a1, con una mossa del Re in persona! E' come se il Re avesse detto ai suoi pezzi: "Andatemelo a prendere che ci penso io" e i pezzi del bianco si fossero suddivisi il compito, partecipando ognuno con una e una sola mossa, mentre i pezzi neri rimangono alla finestra... 12.Cxf6+ 12...Rh6 Doppio scacco, se il Re retrocede in h8 prende subito matto con Cg6. 13.Ceg4+ Rg5 14.h4+ Rf4 15.g3+ Rf3 16.Ae2+ [ 16.Rf1 gxf6 17.Ch2# Con questa variante la partita poteva finire con una mossa di anticipo rispetto alla variante principale giocata da Lasker, ma l'effetto estetico sarebbe stato sicuramente inferiore!] 16...Rg2 17.Th2+ Rg1 18.Rd2# [ 18.0-0-0# anche il matto con l'arrocco lungo sarebbe stata una conclusione altrettanto bella: il Re da matto e si chiude nelle sue stanze.] 1-0

vedi partita

Marcel Duchamp
"Una partita a scacchi è una cosa visiva e plastica, e se non è geometrica nel senso statico della parola, è almeno meccanica, poichè è qualcosa che si muove; è un disegno, una realtà meccanica. I pezzi non sono belli in sè, non più di quanto lo sia il gioco, ma ciò che è bello - se la parola "bello" può essere impiegata - è il movimento. Quindi si tratta proprio di una meccanica, nel senso, ad esempio, di un Calder. Nel gioco degli scacchi ci sono certamente delle cose estremamente belle nell'ambito del movimento ma non certamente nel campo visivo. E' l'immaginazione del movimento o del gesto che dà la bellezza, in questo caso. Si tratta di qualcosa che avviene totalmente nella materia grigia." Marcel Duchamp (da "Ingegnere del tempo perduto" Multipla edizioni 1977)

domenica 25 settembre 2011

Lezione di scacchi per bambin* e ragazz*

Si è appena concluso il corso per Istruttori di Base FSI egregiamente organizzato da Comitato Regionale Toscano, svoltosi a Firenze dal 10-11 settembre al 24 settembre 2011, con la docenza degli Istruttori Federali Pierluigi Passerotti, Mario Leoncini e di un istruttore CONI.
I nostri soci Luciano Malescusi e Nicola Serrao , superando brillantemente gli esami, hanno conseguito la qualifica di Istruttore di base F.S.I. e terranno un Corso per Principianti nella nostra sede a partire da Martedì 27 settembre p.v.
Tutte le informazioni sul nostro sito.
Per festeggiare questo nuovo risultato conseguito dal nostro Circolo e mettere Bianco su Nero le nozioni appena imparate, pubblico qui di seguito un esempio di una possibile lezione da svolgere con bambin* delle elementari o con ragazz* delle medie, sperando di fornire un piccolo contributo didattico ad altri Istruttori di base e di divertire i lettori.
Adescamento e forchetta
La posizione del diagramma che segue con mossa al Bianco si risolve con un colpo tattico il cui tema è l’adescamento e l’attacco doppio del cavallo al Re e alla Donna. Questo problemino può essere un valido supporto didattico per una lezione a livello avanzato ovvero dopo le prime tre o quattro lezioni di base sui movimenti dei pezzi e lo scacco matto. Quest’esempio si rivela valido anche per quel che riguarda l’analisi della posizione da un punto di vista della strategia. Lo spunto che offre permette di condurre una lezione sia per il livello della scuola elementare che per quello della scuola media secondaria.

Con i bambini delle elementari, si può mettere in risalto l’aspetto tattico e la successione delle mosse del Bianco permette di inventarsi un simpatico dialogo tra la piccola Torre e la maestosa Donna dove la piccola Torre sfida la Regina del gioco. (es. dopo 1.Tb4 “Mangiami se hai coraggio escalma la Torre e la Donna risponde “tu, piccola Torre indifesa, come ti permetti di attaccarmi, nessuno ti guarda le spalle, potrei mangiarti in un boccone. Non sai che io sono la Regina di questo gioco?” A questo punto il docente invita gli scolari a scoprire cosa può accadere se la Torre viene catturata e li guida a individuare il doppio di Cavallo. Esclusa quindi la presa, il dialogo tra Donna e Torre prosegue: Mi conviene fuggire, ma dove? Non ci sono poi tanti posti..”. e anche in questo caso viene chiesto ai bambini di individuare l’unica casa in cui può rifugiarsi la Donna. “Dove scappa la Donna?”. Segue nuovo attacco della Torre identico al primo con nuovo dialogo “Ancora tu piccola scocciatrice, ti rendi conto che sei ancora indifesa?... però, mi sa che devo scappare di nuovo.. finché la Donna dopo la terza fuga, - il tema si ripete identico-, non ha più case sulle quali rifugiarsi ed è costretta a mangiare la Torre “Non posso proprio più scappare.. e va bene, allora ti mangio, ma vedrai che anche il vostro Cavallo non potrà sfuggire all’ira del mio Re” . La Donna esce di scena in conseguenza del doppio di Cavallo e si procede fino alla cattura del Cavallo da parte del Re Nero. Dopo aver illustrato la favola della Torre che mette in fuga la Regina, si esamina il finale di Re e Pedoni che scaturisce dalla nuova posizione e si invita a provare a giocarla non prima di essere ritornanti alla posizione iniziale e aver messo in evidenza la forza del Cavallo Bianco centralizzato, la mobilità della Torre su colonne e traverse, la forza dei due Pedoni bianchi centrali appaiati. Si ripete la combinazione e arrivati alla posizione finale si invita i bambini a riprodurre sulle loro scacchiere la posizione scaturita e a giocare fra loro il finale.
Per i ragazz* delle medie si tralascia l’aspetto favolistico e ci si concentra sull’analisi della posizione secondo la teoria dei sei elementi strategici e si invita poi a trovare l’elemento tattico che risolve la partita per il Bianco evidenziando che il colpo tattico (insieme di mosse forzanti), non porta allo scacco matto (cioè a un vantaggio assoluto) ma ad un finale che se giocato bene porta a una posizione vincente (vantaggio relativo). Anche in questo caso è importante che i ragazzi si impegnino poi sulle scacchiere a vincere il finale che ha varie possibilità di svolgimento.
L’analisi strategica della posizione secondo la teoria dei sei elementi.
Il materiale: leggera superiorità del Nero del valore 1. Infatti D=9 mentre T+C=8 , superiorità giustificata dal fatto che la Donna ha maggior mobilità dei pezzi avversari in questa posizione e minaccia con attacchi doppi di fare razzia del materiale avversario.
La struttura pedonale: entrambi hanno dei Pedoni doppiati, entrambi hanno due Pedoni liberi che possono marciare verso la promozione senza Pedoni avversari che li ostacolino neppure lateralmente, ma il Bianco ha due forti Pedoni affiancati al centro che in un finale di soli Pedoni possono fare la differenza.
Attività dei pezzi: la Donna nera ha più mobilità e appena possibile può dare scacco e guadagnare materiale (i Pedoni avversari lenti a spostarsi). Grande mobilità però del Cavallo Bianco piazzato al centro della scacchiera dove controlla 8 case. Esistono anche molte traverse e colonne libere per la Torre bianca. Il Re Bianco è più vicino ai suoi Pedoni che non il Re Nero e può sostenerli in un eventuale finale di soli Pedoni.
Sicurezza del Re: Il Re Bianco è meno esposto di quello Nero e può coordinarsi con i suoi pezzi e pedoni per farsi proteggere.
Tempo: il Bianco ha il vantaggio del tratto, infatti se toccasse al Nero l’attacco della Donna nera al Re e ai Pedoni bianchi sarebbe letale per il Bianco. Da notare che in un eventuale finale, i Pedoni isolati del Nero potrebbero far volgere il fattore tempo a favore del Bianco. I pedoni Bianchi centrali si difendono da soli mentre il Nero perderà tempi per difendere i suoi Pedoni isolati.
Minaccia immediata (Iniziativa): Attraverso l’analisi delle minacce immediate del Bianco si verifica la presenza di temi tattici.
Prova e verifica di 1.Txc7+ (il Nero si difende bene e può contrattaccare 1.Txc7+ Rd8 2.Td7+ Rc8 3.Td5 Db1+ 4.Rf2 Dxe4), altrettanto con 1.Tc5 attacco alla Donna. Infine si propone di analizzare se c’è qualche altra mossa forzante, stimolando l’elemento intuitivo, fino ad individuare: 1.Tb4 :adescamento e minaccia di doppio di Cavallo. Il tema si ripete tre volte (sottolineare l’aspetto estetico della posizione) fino a portare alla posizione dove il finale è vinto per il Bianco.
Anche in questo caso si invita a giocare a coppie il finale.
In una prossima lezione si potrà propone l’analisi di questa posizione sulla base della stessa teoria dei sei elementi strategici e si verificherà che la posizione del Bianco è vincente ricavando una linea strategica che porta alla promozione del Pedone Bianco, si può passare quindi all' approfondimento di esempi tratti da finali di Re e Pedoni.

Nicola

lunedì 1 agosto 2011

Chi muove vince in quattro mosse

Gli esercizi di tattica reperibili sul sito di Michele Deiana http://dejascacchi.altervista.org sono molto utili per allenarsi tatticamente.

Si tratta di una raccolta di posizioni e di problemi di matto di difficoltà progressiva, realizzata da Uwe Auerswald e messa in .pdf da Michele Deiana, per gentile concessione.

Le posizioni sono tratte da partite realmente giocate e non da studi. Eppure ogni tanto si incappa in alcuni diagrammi che riproducono situazioni che sembrano escogitate dalla mente di un problemista con elevato senso dell'estetica.

Come nel caso riportato qui sotto.

La posizione è capitata nella partita per corrispondenza tra Heemsoth e Weber nel 1973 vinta dal Bianco con una combinazione in 4 mosse. A voi individuare la sequenza di mosse.

La cosa curiosa consiste nel fatto che anche il Nero, se avesse la mossa, avrebbe a disposizione una combinazione di matto in 4 mosse! Con temi analoghi di sacrificio e inchiodatura che coinvolgono Torre e Alfiere.

Il diagramma potrebbe essere presentato così: chi muove vince in quattro mosse.

Un altro aspetto interessante è il fatto che le due combinazioni non interferiscono l’una con l’altra e se, per assurdo, il Nero, dopo aver subito lo scacco matto, potesse continuare a muovere, realizzerebbe il suo scacco matto in 4 mosse nell’altra metà della scacchiera senza il minimo disturbo da parte dei pezzi dell’avversario. Ci troveremmo così la posizione paradossale di questo diagramma

con due scacchi matti contemporanei, autonomi e indipendenti apparecchiati, uno sulla metà di sinistra e l’altro sulla metà di destra della scacchiera.
E’ proprio vero che negli scacchi ci sono elementi che richiamano.. la magia!

"Gli scacchi sono al 99% tattica." (Teismann)

venerdì 15 luglio 2011

Scacchi tascabili

Era il 1988 quando per la prima volta mi sono imbattuto in un simpatico videogioco chiamato “Battle Chess”: si poteva sfidare il computer a vari livelli di difficoltà controllando un vero e proprio esercito di pezzi animati. All’epoca per me era un gioco come tanti altri ma se penso ai progressi che ci sono stati a livello tecnologico in venti anni, confrontando quel divertente e lentissimo gioco con le applicazioni “mobile chess” per iphone di oggi un po’ mi viene da ridere. In passato la possibilità di sfidare i più potenti motori scacchistici era riservata solo alle grandi menti, veri e proprio eventi in cui i vari Kasparov, Anand, Kramnik e addirittura Fischer ancora prima dovevano dimostrare che una macchina non poteva competere con la complessità della mente umana. Oggi, con l’avvento di computer sempre più all’avanguardia e soprattutto in questi ultimi anni dello sbalorditivo Apple iPhone chiunque può mettersi alla prova con motori scacchistici potentissimi. L’iPhone, con le sue infinite applicazioni di ogni tipo, ha rivoluzionato anche per lo scacchista quello che un tempo non era neanche immaginabile: gli scacchi da viaggio, un tempo mini-scacchiere con pezzi a calamita, sono stati rimpiazzati da tutta una serie di applicazioni a tema scacchistico molto interessanti: c’è l’orologio con le varie cadenze, Shredder chess per giocare e analizzare ogni sorta di apertura e tattica, database portatili di partite, server per giocare online… e tutto sta in tasca!

Ci sono tanti software che lo scacchista di oggi utilizza per imparare tattiche, aperture, finali, però la particolarità di un dispositivo come l’iPhone merita particolare attenzione, anche perché è incredibile come in un oggetto così piccolo ci stia un mondo di idee e programmi potentissimi.

Avendo l’iPhone mi sembrava utile condividere un po’ di informazioni anche con quelli che sono un po’ meno avvezzi all’uso di tecnologie, anche solo per curiosità. Tra i software che ho, relativamente ai miei gusti, non potevano mancare nel mio telefono questi qua:

Chess Database for iPhone
E’ un enorme collezione tascabile di partite , suddivise per anno e giocatore. Ogni partita si può inviare per mail o guardarla direttamente sul visore animato.

Chess clock
Un vero e proprio orologio digitale molto professionale e facilmente impostabile, con tanto di incremento Fischer e tasti interattivi, per giocare con varie cadenze ovunque.

Shredder chess
Ci sono tanti validi motori di gioco, però graficamente su iPhone questo mi sembra il migliore. E’ un programma completo tascabile con analisi di apertura, tattica, finali, vari database e si possono anche impostare posizioni e salvare in pgn le partite. Si può sfidare il computer fino ad ELO 2400.

T-chess Pro
Praticamente identico al software Shredder, con qualche opzione in più e una grafica forse migliore.


Queste quattro applicazioni sono già un bel set di scacchi tascabile!

Anche gli affezionati a Fritz (io non sono fra quelli) possono trovare il loro amato programma adattato per l' iPhone.

Fritz chess

Caratteristiche:

  • tanti livelli di difficoltà in base al vostro Elo e livello.
  • consigli all’interno della partita completamente personalizzabili
  • suggerimento per ogni singola mossa
  • 3 modalità di gioco: standard, Blitz , partite lunghe con o senza orologio (per giocare senza alcun limite).
  • partite possono essere salvate e analizzate in un secondo momento

La cosa incredibile è che cercando nei vari Apple store e archivi online si trovano fino a 40 e più applicazioni a tema scacchistico, ognuna diversa e altrettanto interessante.

Per concludere, la tecnologia iPhone e ultimamente anche l’iPad (“fratello maggiore” dell’iPhone) con l’uso del touch-screen e un’altissima definizione grafica permette veramente a chiunque di migliorarsi negli scacchi o semplicemente divertirsi con una facilità impressionante in qualsiasi posto uno si trovi. Ricordatevi però di metterlo bene in carica, altrimenti sarete costretti ad interrompere una combinazione da matto sul più bello!

G.C

giovedì 23 giugno 2011

Fiesole... in Piazza
si gioca a scacchi!


Fiesole, Piazza Mino, 11 giugno 2011

La possibilita' di far giocare a scacchi il semplice passante che si aggira per strada o che fa jogging in un parco e' sempre stata un ' idea che mi ha affascinato.
In molti paesi, soprattutto quelli con cultura anglosassone esistono questi spazi all'interno di parchi e piazze e molte persone piu' o meno interessate e capaci si fermano a fare la loro partitina. New York, Londra , Parigi e molte altre citta' offrono questi angoli di natura scacchistica.

Quando circa tre mesi fa fui contattato dall' assessore Becattini del comune di Fiesole per organizzare una manifestazione del genere nella loro piazza principale fui subito sicuro della grande possibilita' che si prospettava.

Tutto il direttivo di Firenze Scacchi ha creduto fin dall'inizio in questo evento. Pian pianino, confrontandoci e analizzando la situazione abbiamo messo in piedi questa giornata di festa per il nostro amato gioco.
Tra minacce di pioggia e folate di vento i nostri gazebi hanno svettato nella piazza e i nostri pannelli illustrativi hanno guidato i visitatori nello scoprire le curiosita' e le bellezze legate al mondo degli scacchi.
Tra nuvole bianche e nuvole nere le nostre scacchiere piu' o meno grandi hanno incuriosito giovani e meno giovani, bambini e nonne, cittadini di Fiesole e turisti stranieri. Addirittura coppie di sposi si sono fatti fotografare davanti alla scacchiera gigante !

La mattinata e' stata prevalentemente dedicata ad accogliere i curiosi e i neofiti e, sulla scacchiera gigante, i bambini hanno potuto sviluppare mosse improbabili e posizioni impossibili. Ma tant'e' !! Per loro e' un gioco anche quello !!
I pazienti Visa Malescusi e Nicola Serrao hanno cercato di imbrigliare la loro vivacita' dentro i canoni della teoria scacchistica , ma la loro esuberanza è stata fermata solo dagli scatti fotografici di Francesco Piantini.


Abbiamo avuto la netta sensazione che cio' che avevamo messo in mostra e' stato molto apprezzato e che gli scacchi hanno grandi prospettive e necessitano di mettersi in bella evidenza.

Finita la mattinata sono iniziati ad arrivare i giocatori per il torneo semilampo del pomeriggio. Molti amici sono intervenuti, soprattutto dai vicini circoli del DLF Firenze e di Vie Nuove e con la loro presenza hanno permesso al mitico Luca Bariani di arbitrare l'ennesimo interessante torneo.
Ci sono stati vincitori e vinti , come sempre naturalmente ma, mentre da Presidente del circolo premiavo i vari giocatori ,alla presenza del Sindaco di Fiesole , dell'Assessore e del Presidente del Coni Provinciale Giani, ero convinto che in quella splendida giornata i veri vincitori eravamo stati tutti noi. Avevamo avuto la bellissima Fiesole ai nostri piedi , eravamo stati i padroni della citta' : gli scacchi avevano trionfato.

Fabio Poggioli
Presidente di A.D. Firenze Scacchi



Le foto scattate durante tutta la giornata illustrano nei dettagli lo svolgimento della Manifestazione, vale la pena dare un'occhiata a questi links:

foto Francesco

foto Nicola

sabato 28 maggio 2011

Roesch - Willi Schlage
(Hamburg, 1910)

Dedicato a tutti i bambini che giocano a scacchi

Ecco un bellissimo filmato importato da youtube. Trattasi di un'animazione in claymation della partita a scacchi Roesch - Willi Schlage, giocata ad Amburgo nel 1910 usata e modificata da Stanley Kubrick per il film "2001 Odissea nello Spazio" (1968), nella disputa scacchistica fra l'astronauta Frank Poole e il Super Computer HAL-9000.
La musica che accompagna i plastici movimenti dei pezzi nella battaglia per lo scacco matto, è di Edward Grieg : Nell'antro del re della montagna. Buona visione e buon divertimento!



La partita scaturisce da una Spagnola (Ruj Lopez) chiusa (attacco Worrall 6.De2), pieno spirito romantico (una Torre in a8 da catturare con la Donna non si rifiuta mai, salvo poi assistere impotenti al dispiegarsi di una spettacolare combinazione di scacco matto!).
Per godere con la mente quello che vi siete goduti con gli occhi, qui di seguito potete rivedere con più calma la serie di mosse che porta al trionfo dei pezzi Neri

Gli scacchi sono l’arte che esprime la bellezza della logica” Botvinnik



venerdì 1 aprile 2011

I° Torneo Giovanile

Il torneo U16 che si è svolto sabato 26 marzo 2011 è stato organizzato dall'associazione AD Firenzescacchi e ha interessato ben ventidue ragazzi provenienti da molte province della Toscana. Chi alle prime armi,chi con più esperienza,hanno giocato tutti divertendosi e dando del filo da torcere agli avversari incontrati. Il tempo di riflessione era trenta minuti per ognuno così che i cinque turni potessero rientrare nel ricco pomeriggio. Il vincitore del torneo è stato Alessandro Rastrelli seguito dal campione regionale Max Luchi a pari merito con Elisa De Filomeno e Dea Nataraj Malescusi.
L'associazione AD Firenzescacchi ha offerto ai vincitori una splendida coppa decorata con fragole rosse e ai partecipanti una medaglia luccicante.

Nataraj

Potete trovare sul nostro sito una pagina dedicata al torneo con tutti i risultati e cliccando qui arrivare subito alle nostre foto


Elenco dei giocatori qualificati per la fase finale del campionato nazionale 2011 U16:

* RASTRELLI ALESSANDRO
* DE FILOMENO ELISA
* LANDI ALBERTO
* BOSI NICCOLÒ
* MIGLIACCIO ROSARIO
* DE FILOMENO FRANCESCA
* PLATI AGNESE

sabato 5 marzo 2011

Scacchi eterni: il Torneo Perpetuo

Gli scacchi sono un gioco molto competitivo e giocatori e giocatrici di scacchi sono abituati a competere appassionatamente. A tutti, professionisti e dilettanti, piace vincere e primeggiare sia che si tratti di singole partite contro un amico che di un incontro agonistico basato su più turni.
Nel corso degli anni circoli e federazioni hanno messo a punto varie formule per permettere la realizzazione di tornei, sia che l’obiettivo fosse quello di dirigere un torneo sociale in un circolo, sia che fosse quello di organizzare un match per assegnare la corona di campione del mondo.
I regolamenti, più o meno articolati e complessi, sono sempre stati fatti in modo, oltre che per garantire un regolare svolgimento del torneo che tuteli tutti i giocatori e faccia emergere alla fine i più forti, anche per permettere che questo avvenga nell’arco di un intervallo di tempo ben delimitato.

Di solito il procrastinarsi del torneo per un periodo troppo lungo viene visto come un problema, ed è anche successo che in importanti tornei gli organizzatori siano dovuti intervenire, in deroga al regolamento iniziale, per chiudere match che si stavano trascinando altrimenti troppo a lungo (si pensi alla prima sfida mondiale tra Karpov e Kasparov del 1984).
Questa “ossessione” dei tempi rapidi è più che mai presente nella società iperveloce di oggi e l’idea che qualunque cosa si debba chiudere in un lasso necessariamente breve di tempo ha portato a eccessi nella direzione opposta (almeno a parere di chi scrive). Vedi per esempio quanto deciso per l'ultimo match mondiale tra Anand e Topalov, dove, in caso di parità, da un certo momento in poi si sarebbe dovuto assegnare il titolo utilizzando la roulette russa delle partite veloci, sulla falsariga del metodo dei rigori utilizzato per le partite di calcio. Nel caso Anand-Topalov fortunatamente non fu necessario, ma la cosa ha sicuramente avuto, nel bene e nel male, un’influenza sulla preparazione dei giocatori.

All’interno delle attività giornaliere di un circolo di scacchi, le partite tra i soci ricoprono un posto particolarmente importante. Che siano pensate come preparazione per gli avvenimenti agonistici per i giocatori più titolati o come semplice passatempo per quelli meno competitivi, che siano lente, veloci, giocate in religioso silenzio o tra le discussioni e i commenti degli altri frequentatori, le partite costituiscono l’attività sociale per eccellenza di ogni circolo di scacchi.
Nel corso degli anni, in ogni circolo si crea un database sotterraneo spesso immenso di partite, collezioni di sfide eterne tra coppie di amici che messe in fila farebbero impallidire per numerosità le sfide dei campioni del mondo.
Queste considerazioni dovevano aggirarsi nella testa di alcuni soci dell’Associazione Firenze Scacchi quando hanno pensato alla messa a punto del “Torneo Perpetuo” del circolo. L’idea alla base è semplice: cercare di conservare la storia delle innumerevoli partite amichevoli che si svolgono all’interno del circolo e nel contempo approfittarne per realizzare una sorta di torneo infinito in cui i soci del circolo possano confrontarsi come in un torneo convenzionale.
Chiaramente un torneo così organizzato, tanto convenzionale non potrà essere. Il non prevederne la fine disinnesca in partenza molti degli aspetti agonistici legati alla ricerca del risultato finale impliciti nei tornei canonici, rendendo il torneo ancora più amichevole di un torneo sociale dove comunque la voglia di vincere alla fine solitamente emerge.
La parola chiave ben presente nella mente di chi all’inizio ha pensato al torneo era libertà. Niente abbinamenti forzati, niente turni di gioco. I giocatori devono essere lasciati liberi di giocare con chi, quando e come preferiscono. Se due giocatori non vogliono o non possono giocare l’uno contro l’altro (magari perché semplicemente frequentano il circolo in giorni diversi) devono poterlo fare; viceversa se a due giocatori piace per qualunque motivo incontrarsi sempre tra di loro, devono poterlo fare.
Allo stesso modo però sin da subito è parsa una buona idea quella di cercare di stimolare ogni giocatore a incontrare nel tempo il maggior numero possibile di “avversari” e di mettere un freno al punteggio dei giocatori che giocano un numero considerevole di partite sempre con gli stessi avversari.
Questi risultati si ottengono facilmente con la semplice ed elegante regola che sta alla base del calcolo del punteggio. Per ogni coppia di giocatori (A e B) che si incontrano, c’è sempre soltanto un solo punto in palio. Così, per esempio, se A e B si incontrano 10 volte e A vince sempre, A avrà comunque solo un punto assegnato; se invece i due giocatori vincono 5 partite a testa, ognuno avrà mezzo punto. Lo stesso se A e B si scontrano 100 invece che 10 volte.
In questo modo l’unica possibilità che ha un giocatore di guadagnare più punti sarà quello di giocare (e naturalmente vincere) con più giocatori possibile. Se, sempre per esempio, A vincesse le sue 100 partite con 10 giocatori diversi, i suoi punti alla fine sarebbero 10 invece di uno.
Gli unici complementi a queste fondamentali regole (libertà e calcolo del punteggio) sono che affinché il punteggio possa essere assegnato, due giocatori devono aver giocato almeno tre partite tra loro, che le partite siano state giocate a colori alterni e che siano a tempo medio lungo (idealmente da 60 minuti in su, anche se alla fine, per venire incontro alle esigenze di tutti si è deciso di accettare anche partite di 30 minuti). Il regolamento integrale del torneo, così come è stato implementato dal circolo Firenze Scacchi, è disponibile presso la pagina dedicata sul sito dell’associazione. Per la gestione del torneo è stata anche realizzata un’apposita web application.


Dopo un anno dall’inizio del torneo è tempo di tirare le prime conclusioni. Cosa più importante di tutte, il torneo ha rivitalizzato le attività del circolo. Quasi spontaneamente è avvenuto che una sera della settimana (il venerdì) risultasse dedicata alle partite del torneo. Prima di questo, il venerdì era una sera non particolarmente attiva per il circolo.
Dopodichè alcuni numeri: 25 partecipanti, 118 partite giocate, soci che hanno giocato l’equivalente di 4 tornei da 6 turni.

La formula del “Torneo Perpetuo” che ha così piacevolmente dato una scossa all’Associazione Firenze Scacchi, ha suscitato interesse anche presso altri circoli, e il fatto che possa essere preso da modello da altre associazioni non può che fare piacere ai proponenti iniziali, così come ai responsabili e ai frequentatori del nostro circolo.
Infine una proposta scherzosa: chissà che in futuro la corona di campione del mondo non possa essere assegnata, cambiando anche ogni mese, con un meccanismo simile a quello messo a punto con il “Torneo Perpetuo”.