sabato 19 dicembre 2015

Finito un anno... se ne fa un altro!

Cari soci, simpatizzanti e simpatizzanti-soci,

Volge al termine l'anno 2015.
Il tempo corre così veloce che scommetto che l'anno già non ve lo ricordate più.

Ci siamo visti qualche sera in sede, s'è fatto un evento grande... e poi che s'è fatto?
Facciamo così, ve lo ricordo io il 2015.


"Qualche" torneo per tutti i gusti:
  • Per i più tradizionalisti, abbiamo fatto il Provinciale insieme agli amici del DLF.
  • Per i più allegroni, abbiamo fatto non uno ma ben due tornei sociali (1-2), ragazzi, il secondo da oltre 40 persone, non si era mai sentito un sociale così!
  • Per i più golosi, abbiamo fatto un semilampo mangiato manicaretti da favola a Santa Brigida con la simpatica Sig.ra Angela.
  • Per i più piccoli ben quattro tornei non omologati. (1-2-3-4)
  • Per i più sportivi, abbiamo fatto un semilampo strutturato come un gran premio a tappe.
  • Per i più romantici, abbiamo fatto un torneo pensato serale, il Florence by Night.
  • Per i più epici c'è stato il Florence Move IV edizione ancora in una sede nuova.

"Qualcosa" per diffondere:

"Qualcosa" per migliorarci:

"Qualche" momento d'aggregazione:
  • CIS, 4 squadre, una addirittura promossa in A!! Quale miglior modo di festeggiare che una cena a pizza ed hamburger.
  • Giovanili U16 i nostri ragazzi hanno fatto ottimamente.
  • Saluto a Tony! Tutti a cena perchè noi non dimentichiamo chi contribuisce fortemente al bene del Club.
  • La consegna dei diplomi ai soci meritevoli mi ha divertito tantissimo.
  • La/le cene sociali (ancora in tempo per aggregarsi... aggregati anche tu alle nostre fantastiche cene, che aspetti ad aggregarti? il libretto delle istruzioni dell'ikea?)


"Qualche" ingrandimento:
  • Due sedi.
  • Una biblioteca di centinaia di libri, non decine, non alcuni, centinaia, l'uno con l'arrocco cordo dietro.
  • Ampliato tantissimo il parco materiali di scacchiere, pezzi, orologi ma anche murali, scacchiere per bambini, formulari, segnaposti, segnalini, segnatavoli, segnafòppiù è perchè l'elenco è immenso.

"Qualche" numero:
  • Si movono insieme al Florence Move 8000 € in ingresso e uscita: 16 0-0-0 totale.
  • Si danno alla FSI circa 5000 € di tessere, omologazioni, gabelle, dazi e pizzo.
  • Ai nostri istruttori arrivano rimborsi per circa 5000 € anno totali.
  • I nostri istruttori incontrano circa 250 bambini diversi.
  • Si pagano stipendi al consiglio direttivo per un po' meno di 0€ (in lettere: zero)
  • 1 denuncia presa dal Presidente per l'impegno profuso durante l'anno.
  • 0 gli sponsor.

Come è possibile tutto ciò? Si chiederanno i miei piccoli lettori...
Semplice: amministriamo le vostre quote sociali e le vostre donazioni.
Spero giudichiate bene il nostro operato, non tanto il mio, che sono un chiacchierone scribacchino, ma quello dei tanti soci meritevoli che hanno preso l'impegno di amministrare una parte dei beni dell'associazione per raggiungere gli scopi elencati sopra.

Vogliamo un 2016 bello come il 2015?
Se la risposta è "si"...                 ...allora è il momento di tesserarsi.
Se la risposta è "chissenefrega"  ...allora è il momento di tesserarsi, stronxx.!
Se la risposta è "no"...                ...allora è il momento di tesserarsi... altrove.
In pratica, avete capito: è il momento di tesserarsi.
Troverete più informazioni sul nostro sito se vorrete fare un bonifico, o basterà incrociare un membro del direttivo mentre ha un blocchetto di ricevute in mano.

un abbraccione a tutti,

Gabriele Amorelli
Presidente di A.D. Firenze Scacchi

venerdì 18 dicembre 2015

Tre libri sotto l'albero


Teoria delle ombre
Paolo
Maurensig
Adelphi 

    
La mattina del 24 marzo 1946 Alexandre Alekhine, detentore del titolo di campione del mondo di scacchi, venne trovato privo di vita nella sua stanza d'albergo, a Estoril. L'esame autoptico certificò che il decesso era avvenuto per asfissia, e che questa era stata provocata da un pezzo di carne conficcatosi nella laringe - escludendo qualsiasi altra ipotesi. La stampa portoghese pubblicò la versione ufficiale, e il caso fu rapidamente archiviato. Da allora, però, sulle cause di quella morte si sono moltiplicati sospetti e illazioni. Qualcuno ha insinuato che le foto del cadavere facevano pensare a una messinscena; qualcun altro si è chiesto come mai Alekhine stesse cenando nella sua stanza indossando un pesante cappotto - senza contare che il defunto aveva un passato di collaborazionista, e che i sovietici lo giudicavano un traditore della patria... Con il fiuto e il passo del narratore di razza, e con la sua profonda conoscenza del mondo degli scacchi ("lo sport più violento che esista", ha detto uno che se ne intendeva, Garri Kasparov), Paolo Maurensig indaga sulla morte di Alekhine cercando di scoprire, come dice Kundera citando Hermann Broch, "ciò che solo il romanzo può scoprire".



Pessima mossa, maestro Petrosi
Fiorelli Paolo
Sperling & Kupfer


È una calda mattina di giugno a Urbavia, amabile cittadina del Centro Italia che vanta una splendida basilica cinquecentesca e un'impareggiabile ricetta a base di cinghiale. L'attenzione è tutta per le battute finali del torneo di scacchi organizzato dalla locale Confraternita scacchistica. Il Grande Maestro Achille Petrosi ha già fatto la sua mossa e, rompendo il silenzio in sala con il cigolio della sua poltroncina, sta aspettando irrequieto quella dell'avversario, che a dire il vero non si è ancora presentato. Quale imprevisto può aver trattenuto il Conte, uno dei favoriti alla vittoria? La risposta arriva poco dopo, quando l'uomo viene trovato senza vita nella sua villa, ucciso a coltellate. Turbato dalla morte del collega, Petrosi decide di indagare sull'accaduto con le poche armi che possiede: una spiccata propensione al pensiero logico, una grande curiosità e una conoscenza profonda del proprio piccolo mondo. D'altronde, ogni partita di scacchi non è forse un romanzo giallo in cui un Re viene assassinato, e bisogna capire come? Muovendosi tra la sua Urbavia e Cannes - dove affronterà la partita della vita - tra strozzini e trafficanti d'arte, Petrosi cerca, esplora, interroga (e s'interroga). Lo aiutano una mamma invadente, una studentessa russa che fa la badante ma sogna di diventare campionessa, un collega albanese che cerca fortuna in Italia. Ne emerge un quadro di invidie, gelosie e rivalità, in cui la verità sull'omicidio si rivelerà sorprendente e... paradossale.


Il sacrificio dell'alfiere. L'alfiere cattivo
Sala Stefano
Editore    LE DUE TORRI  


Il sacrificio è forse il tema tattico più spettacolare del gioco degli scacchi. Tramite di esso sono state scritte pagine indimenticabili nella storia del Nobil Gioco. Come dice il suo nome, consiste nel sacrificare volutamente un pezzo del proprio schieramento al fine di ottenere un vantaggio spesso decisivo. La scelta se accettare il sacrificio o rifiutarlo, impedendo in questo caso il suicidio del pezzo sacrificato, crea come ogni scelta, sia negli scacchi che nella vita (di cui gli scacchi sono la chiara metafora) delle conseguenze per il giocatore avversario. Giorgio, il protagonista, dovrà sperimentarlo sulla sua pelle perché il limite fra la vita e la morte non è nel nostro arbitrio.